Tacchi alti e postura
Questa post è rivolto principalmente alle signore, non tanto per demonizzare i tacchi alti ma semplicemente per metterle a conoscenza delle importanti modifiche che questi provocano al piede ed a tutta la colonna. Ogni cambiamento della posizione naturale del piede o della sua struttura scheletrica, infatti, ha effetto non soltanto sul carico che grava sul piede stesso ( senza tacchi 90% sul tallone 10% sul metatarso delle dita – con i tacchi 50% sul tallone 50% o più a seconda dell’ altezza degli stessi sul metatarso delle dita), ma provoca “effetti a distanza” che attraverso gli arti inferiori si propagano nella regione del bacino e della colonna vertebrale. Così, quando si indossano calzature con i tacchi alti si provoca non soltanto un sovraccarico non fisiologico del metatarso, ma anche un cambiamento della posizione del bacino – che si inclina in avanti – e crea una iperlordosi della colonna vertebrale lombare che può portare a dolori lombari in quella regione o a scompensi in altre regioni del dorso. Quando si crea un dislivello tra il tallone e l’avampiede, si determina un’inclinazione del corpo in avanti proporzionata alla grandezza dello spessore del tacco. Ovviamente non si può camminare con il corpo inclinato in avanti e di conseguenza si creano degli adattamenti in grado di riportare il busto in una posizione che consenta di mantenere una postura quanto più accettabile possibile.Ovviamente qualcosa cambierà, quindi alcune parti si accorceranno ed altre si allungheranno per creare una nuova condizione di equilibrio. Tale alterazione stresserà notevolmente le strutture che hanno subito cambiamenti, portando alla fine al dolore. Come personal trainer posso consigliare quindi di usare questo tipo di scarpe con moderazione (magari il sabato sera o in occasione di un’evento particolare)