Il peso della cultura può essere dannoso. Meglio prevenire
Con l’inizio dell’anno scolastico è facile in questi giorni vedere bambini che trasportano “zainetti” giganteschi che comportano un’alterata postura. Acceso infatti il dibattito riguardante la reale necessità di caricare il “peso culturale” sulle spalle dei fanciulli. Pochi sono gli studi relativi l’insorgenza del mal di schiena nei bambini: su un numero di Spine è stato recentemente pubblicato uno studio dell’Istituto Don Gnocchi di Milano che ha valutato l’impatto del peso dello zainetto e la sensazione di affaticamento dallo stesso indotta. L’analisi dei dati, (piuttosto complessa vista la difficoltà concreta di raccoglierli e dare loro una rilevanza statistica), ha comunque evidenziato che il peso medio dello zainetto, rapportato con un peso medio per l’adulto, andrebbe sensibilmente ridotto perché provoca posture scorrette e tensioni muscolari che sul lungo termine portano all’insorgenza sempre più precoce del mal di schiena. I bambini di oggi perdono velocemente gli schemi motori base, deficitando in forza e stabilità, a causa di uno stile di vita pigro e sedentario condito da cibo spazzatura. Se da un lato il fatto di portare enormi zainetti sulle spalle in posizione scorretta per 5 giorni la settimana è ritenuto normale, dall’altro immaginare il proprio figlio in palestra 2 volte a settimana a fare 2 serie da 10 ripetizioni di squat, con tecnica ed esecuzione corretta, viene ritenuto dannoso. Invece i carichi se ben gestiti rafforzano e strutturano un corpo sano e forte, con la conseguenza di prevenire. la paura dell’allenamento con i pesi nei bambini è quindi infondata. Aiutiamo i nostri bambini a non diventare adulti malati, facendoli seguire da personale qualificato e competente.