Il caffè come integratore
Forse non tutti sanno che la caffeina nelle urine oltre una certa misura è considerata doping. Molte persone quindi e soprattutto al sud potrebbero essere dopati e non saperlo; ma a parte gli scherzi secondo una recente ricerca anche bassi dosaggi ( in quantità quindi lecite) la caffeina conserva la sua azione: un paio di tazzine sono infatti sufficienti a migliorare le prestazioni agonistiche negli sport aerobici (maratona, ciclismo, nuoto) mentre tre o quattro tazzine sono necessarie per ottenere gli stessi risultati negli sport aerobico-anaerobico ( calcio, tennis, pallacanestro). L’effetto della caffeina è principalmente energizzante e si spiega con tre differenti azioni :1) sul cervello mediante il rilascio di catecolamine (messaggeri chimici) che facilitano il livello di attenzione e i riflessi (ecco perchè il caffè della mattina ci fa svegliare o sentire svegli); 2) sui muscoli facilitando la trasmissione di segnali elettrici e di conseguenza la velocità di contrazione degli stessi; 3) sul metabolismo mobilitando i depositi di zuccheri e acidi grassi e rendendoli disponibili come combustibile durante l’esercizio fisico. Con questo non sto dicendo che bevendo molti caffè si dimagrisce automaticamente, anzi troppi caffè fanno male,soprattutto se zuccherati ( peggio se col dolcificante che contenendo tracce di fenilalanina, che quando non accompagnata dagli altri amminoacidi diventa una neurotossina quindi cancerogeno per il cervello) ma che bere un caffè magari dolcificato con zucchero di canna prima di fare attività fisica o allenamento può essere una buona abitudine.