L’inganno del BMI (o IMC)

Normalmente utilizzato da medici, dietologi e personal trainers, come uno degli  indicatori del peso forma, l’indice di massa corporea (abbreviato IMC o BMI, dall’inglese body mass index) è un dato biometrico, espresso come rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo; BMI = kg/( h x h), es se il vostro peso è 80 kg e siete alti 185 cm, il vostro B.M.I. è: 80/ (1,85 x 1,85) = 23,4. Confrontando il risultato di tale formula con una tabella, si classifica il soggetto in un’area di peso che può essere: normale – sottopeso – sovrappeso – obesità di medio grado – obesità di alto grado. Tale calcolo ha sempre destato molte perplessità ( almeno tra gli addetti ai lavori più preparati), tanto che recentemente persino il the New York Timers si è interessato di questo argomento ( dato che negli USA tabelle nutrizionali indicizzate con il BMI sono state stilate dalle società di assicurazione). Vediamo perchè. Si è visto che il valore in sè può essere dovuto a grossolane discrepanze dato che non distingue la MASSA MAGRA dalla MASSA GRASSA e l’ ACQUA; insomma non da nessuna indicazione valida circa la reale composizione corporea del soggetto, tanto che un bodybuilder agonistico potrebbe tranquillamente avere lo stesso BMI  di una persona obesa, come pure un malato di reni con una ritenzione idrica severa. Di contro un BMI basso in un soggetto molto alto potrebbe indicare un ( falso ) sottopeso. Lo stesso giornalista, in conclusione del suo articolo, arriva consigliare che, per una corretta valutazione della propria composizione corporea ( sapendo che la sola bilancia è inutile), sarebbe opportuno affiancare il BMI a valori derivanti da impedenziometria o plicometria, cosa che io come presonal trainer faccio da sempre.
fonte :fitness&sport