I consigli del personal trainer possono fare la differenza

Riprendendo il precedente post e volendo dare anche delle indicazioni pratiche, vediamo quale può essere l’intervento che un personal trainer (in questo caso io) può fare vestendo i panni di un dietcoach, per migliorare l’alimentazione del suo cliente attraverso semplici consigli volti a riequilibrare una scorretta  alimentazione, che può emergere dalla compilazione del suo diario alimentare. Prima di tutto è importante ricordare al cliente che non è solo l’eccesso di calorie (quantità) a fare ingrassare ma è fondamentale anche la qualità degli alimenti che si mangiano ogni giorno. Esistono infatti cibi che apportano calorie prive di valore nutritivo per le cellule ed altri che invece adempiono a pieno al loro compito di apportare elementi nutrienti ed utili per il corpo.   Pertanto come prima cosa consiglio l’uso di carboidrati meno raffinati quali verdura, frutta e cereali integrali, oltre alla introduzione di una giusta quantità di proteine a pranzo ma anche a colazione. Si sa infatti che gli alimenti proteici come carni magre, pesce, e uova fanno bene alla salute (dato che le nostre cellule, il nostro dna sono fatti di aminoacidi), aumentano il metabolismo (maggior potere termogenico) e danno un maggiore senso di sazietà a lungo termine rispetto ai carboidrati. Altro consiglio che do sempre è quello di introdurre spuntini equilibrati ( che contengano cioè tutti i 5 macronutrienti, sebbene in dosi diverse rispetto ai pasti) che consentono di mantenere stabile la glicemia ed evitare di arrivare affamati a tavola. Molto utile e pratico è in questo caso l’abbinamento frutta + frutta secca (i grassi contenuti nelle frutta secca sono saturi e rallentano l’assorbimento degli zuccheri, consentendo di diminuire la sensazione di fame in prossimità dei pasti principali). Se possibile sono propenso consigliare di aggiungere anche una piccola quota di proteine anche negli spuntini, per quanto spiegato in precedenza, come affettati magri,  latticini magri (yogurt, fiocchi di latte, parmigiano) o le proteine in polvere del siero del latte, anche dette whey. Inizialmente insisto molto sull’ importanza degli spuntini e sul falso mito della sacralità nutrizionale di alimenti come pasta, pane, pizza, ecc, ecc. Per finire chiedo al cliente di provare per un periodo limitato (es 15gg) i nuovi suggerimenti perché ne possa apprezzare i benefici e si renda conto in prima persona di non dover affrontare enormi sacrifici, dato che nella stragrande maggioranza dei casi aggiungo e non tolgo (cosa tipica delle comuni diete restrittive). Facile infatti ottenere una reazione opposta di sorpresa/paura: ” Ma sei sicuro che non ingrasserò mangiando tutta questa roba? Si ne sono certo!!!” L’obiettivo finale che mi prefiggo quindi, attraverso il diario alimentare, è quello di apportare delle modifiche volte a instaurare dei miglioramenti nelle abitudini alimentari del mio cliente che possano essere mantenuti a lungo e che contribuiscano anche a garantirgli una maggior salute (ci si sente subito più energici ed efficienti nella vita di tutti i giorni). Tutto ciò, nella maggior parte dei casi, porta poi al mantenimento di queste nuove abitudini oltre il periodo di prova, viste le nuove sensazioni di benessere e i primi risultati a livello fisico; bastano infatti 3 mesi per assistere ad una iniziale ma tangibile trasformazione del proprio corpo (in termini di composizione corporea). Sicuri di non aver bisogno di un personal trainer ? Nel caso poi i miei consigli non fossero sufficienti, bhè conosco tanti validi nutrizionisti, perché ad ognuno il suo…